Monica De Gennaro: come costruire le vittorie a partire dalle sconfitte

Il libero italiano Monica De Gennaro è considerata da molti una delle migliori giocatrici del decennio, reputazione che si è guadagnata col duro allenamento e una forte etica del lavoro.

La carriera della trentatreenne è contraddistinta da numerose vittorie ma anche qualche sconfitta. Ma le sfide di un torneo in particolare sono servite ad arrivare dove è adesso. E la motivazione è arrivata dalla frustrante spedizione italiana ai giochi olimpici di Rio del 2016.

La prima apparizione dell’Italia alle Olimpiadi risale a Sydney 2000. Successivamente le italiane hanno partecipato a tutte le edizioni dei giochi, e dopo aver raggiunto i quarti di finale in tre apparizioni avevano alte aspettative di qualificarsi per la final four di Rio nel 2016. Tuttavia durante il torneo la squadra guidata da Marco Bonitta ha raccolto solo una vittoria su cinque gare giocate.

De Gennaro è rimasta molto delusa dal risultato, ma alla fine è riuscita a raccogliere i cocci e recuperare la sua determinazione.

“I giochi di Rio non sono andati bene per noi, visto che avevamo una guida tecnica di alto profilo e notevoli speranze di portare a casa un buon risultato. Dopo quel torneo, ho perso sicurezza in me e mi sentivo non all’altezza delle aspettative”.

“Tuttavia volevo rialzarmi, così ho lavorato su quelle sensazioni negative e mi sono allenata ancor più intensamente”.

Con la rinnovata consapevolezza di poter essere tra le top player di questo sport, Monica è diventata una vera leader per le compagne più giovani, con le quali ha instaurato una fantastica collaborazione in attacco e in difesa che ha portato a numerose vittorie di prestigio negli anni dopo Rio, inclusa una medaglia d’argento ai mondiali in Giappone nel 2018.

Indossare la divisa azzurra è sempre stata una grande fonte di orgoglio per De Gennaro. Anche i grandi risultati ottenuti col suo club, Imoco Volley Conegliano, hanno contribuito alla formazione della sua carriera.

“Mi sento onorata ogni volta che sono chiamata a rappresentare il mio paese nelle competizioni internazionali. Per me ogni torneo è speciale perché giochiamo ogni partita con il giusto atteggiamento e col desiderio di onorare la bandiera e la maglia che stiamo indossando”.

“Il Mondiale per Club giocato in Cina è stato memorabile. Era la prima partecipazione per l’Imoco Conegliano e sapevamo di avere una squadra forte. È stata una cavalcata indimenticabile grazie alla nostra forza. Essere lì e vincere il titolo è stata una gioia unica”.

Al momento l’Italia è senza dubbio una fucina di talenti, e le sue attaccanti sono molto stimate. Ma De Gennaro è l’eroina silenziosa che congiunge difesa e attacco. La sua spalla in quest’opera è la 21enne Paola Egonu, la macchina da punti della nazionale e dell’Imoco Conegliano.

“è un onore essere sua amica e avere il privilegio di giocare insieme nell’Imoco e in nazionale. Si merita tutti i riconoscimenti ricevuti”.

“Paola è una vincente, e fa del suo meglio per raggiungere gli obiettivi che si è posta. È una persona tranquilla e sensibile ma diventa una pantera in campo. È un talento raro che sta scrivendo pagine importanti della nostra storia. È il futuro del nostro sport.”

De Gennaro descrive se stessa come “testarda, una gran lavoratrice, determinata, generosa, lunatica, esigente, protettiva, tenace, introversa e onesta.”

Tutti questi tratti sono incarnati nel suo eccellente modo di giocare.