All'inizio della stagione di beach volley 2021, Cherif Younousse e Ahmed Tijan non erano lontani dall'essere fuori dal ranking olimpico provvisorio e la loro qualificazione per Tokyo 2020 era tutt'altro che certa. In quel momento, quasi nessuno poteva immaginarsi la grande stagione che il duo qatariota stava per vivere.
Olympic Games Tokyo 2020 - Beach Volleyball
Cherif & Ahmed ci hanno sempre creduto
Duro lavoro, pazienza e disciplina sono stati i fattori chiave del successo della coppia qatariota
Pubblicato 07:15, 07 ago 2021
Ed è stata una stagione fantastica fino ad ora. Hanno iniziato l'anno con il loro primo oro di squadra al World Tour FIVB. Sì, era un torneo una stella e giocavano in casa a Doha, ma era comunque un oro. Poi non hanno giocato così bene come ci si aspettava al 4 stelle di Doha ma hanno comunque raggiunto i quarti di finale.
Tuttavia, a cinque dei successivi tornei 4 stelle Cherif e Ahmed hanno raggiunto la finale, celebrando con la medaglia d'oro al terzo torneo di Cancun. Questa incredibile progressione li ha portati rapidamente in cima al ranking mondiale FIVB all'inizio del torneo olimpico di Tokyo.
"Abbiamo lavorato sodo, con pazienza e disciplina. Sapevamo di avere il potenziale. Eravamo concentrati su come esprimere quelle sensazioni, su come poter giocare meglio un anno dopo l'altro. Quindi ogni anno provavamo ad analizzare gli errori fatti durante la stagione. Penso che fino ad ora siamo andati alla grande" ha detto Cherif a Volleyball World.
"Non è stato un percorso semplice. É stato lungo, è iniziato nel 2012. Mentalmente e fisicamente non è stato facile. Ci abbiamo messo sei o sette anni a costruire questa squadra. Ma ci abbiamo sempre creduto. Di sicuro la strada è difficile, ci saranno alti e bassi. Ma non ci siamo arresi e siamo contenti di essere qui."
Con 'qui' Cherif intende il podio olimpico di Tokyo 2020. La coppia del Qatar ha conquistato il bronzo, la prima medaglia di sempre nel beach volley per il loro paese.
"Ci sentivamo che avremmo vinto qualcosa, perchè prima del torneo siamo stati classificati al primo posto nel ranking mondiale," ha proseguito il giocatore di muro 26enne. "Questo ci ha spinto a giocare. Sfortunatamente non abbiamo raggiunto la finale, perdendo coi campioni del mondo. Un grande avversario col quale perdere. Ora in Qatar sono tutti felici e orgogliosi di noi e questo era il nostro obiettivo. Questo è un sogno che diventa realtà e siamo felici."
"Rimarremo nella storia e il Qatar rimarrà nelle mappe del beach volley per sempre. Tutti conoscono il beach volley qatariota e questo era l'obiettivo. Ma non abbiamo iniziato adesso. La Norvegia non ha iniziato adesso; hanno una grande scuola di beach volley, e in Qatar è lo stesso. Abbiamo ottime strutture. Ma ripeto, ci sono voluti otto anni per arrivare qui. Potete crederci? Ora siamo felici, ma la nostra maratona continua."
Tre anni fa in una intervista a fivb.com Cherif dichiarò: "Un giorno saremo campioni olimpici o campioni mondiali, questo è certo!". In quel frangente poteva sembrare improbabile, ma invece, arrivando a Tokyo 2020, erano tra i favoriti per la vittoria finale. Hanno preso 'solo' il branzo, ma i campionati mondiali FIVB si terranno tra solo un anno. Sarà quella l'occasione in cui manterranno la loro promessa?
"Sì," dichiara Cherif. "Ne abbiamo parlato in palestra. Come sarebbe diventare campioni mondiali o olimpici un giorno? E il nostro allenatore ha detto 'Voi ragazzi ce la farete!'. Ci abbiamo creduto. Ora abbiamo fatto il passo successivo, ma Tokyo è già alle spalle e vogliamo essere pronti per i campionati mondiali l'anno prossimo e per le prossime Olimpiadi a Parigi."
"Ai campionati mondiali saremo tra i favoriti. Ma il livello del beach volley è così alto che non è facile dire che una squadra o l'altra vincerà. Tutte le prime 15 coppie sono abbastanza forti da avere la possibilità di vincere i mondiali o le Olimpiadi. Quindi al momento dobbiamo solo lavorare duro e provare a giocare meglio di quest'anno."
Cherif ha avuto degli idoli nel beach volley in passato. Ora però pensa che forse è il suo turno di essere un modello di ispirazione per i più giovani, che in un futuro lo sostituiranno.
"Il mio idolo Alison è uscito presto nel torneo. Era il mio giocatore preferito insieme a Phil ed entrambi sono stati eliminati. Ma così è lo sport. Ci sono coppie giovani e il livello si alza," ha detto Cherif. "Succederà anche a me. Ci sarà una nuova generazione di giocatori e mi elimineranno ad una delle prossime Olimpiadi. Non si sa mai. Forse il ragazzino che mi guarda adesso nei prossimi 10 anni mi sconfiggerà. Ho guardato le Olimpiadi di Londra 2012 alla tv e quattro anni dopo ero a Rio."
"É merito del duro lavoro, delle sveglie alle 7 di mattina, dell'andare in palestra quando tutti dormono e sacrificare un sacco di cose, dell'avere tanti alti e bassi durante il percorso. Ma ci abbiamo creduto e non ci siamo arresi. Abbiamo continuato a darci dentro, io, il mio partner e il nostro staff. La nostra federazione ci ha sempre supportato, anche quando perdevamo e finivamo noni o diciassettesimi. Tutte le nostre famiglie erano fiere di noi, perchè sapevano quanto stavamo lavorando duro e tutto quello che stavamo sacrificando. Quest'anno sono diventato papà. Ora mio figlio ha 11 mesi e ho passato solo quattro mesi con lui ed è già cresciuto. Lasciarlo è stato un sacrificio che ho fatto e che è sempre nella mia mente. Ma ne è valsa la pena."