Grazie, Monica De Gennaro

Il mondo della pallavolo avrà sempre negli occhi la certezza che quando tutto sembra scritto, Monica De Gennaro arriva per cambiare la storia di un pallone destinato al suolo e di una partita che sembra persa. Con quest’immagine si accoglie la notizia del ritiro dalla nazionale italiana della numero 6 azzurra dopo i Mondiali 2025 in Thailandia.

Lo ha annunciato in un’intervista al settimanale “7” del Corriere della Sera, lasciando parlare i fatti e non il clamore. Non è un addio alla pallavolo, ma lo è a quella parte di sé che per quasi vent’anni ha difeso i colori di un Paese intero. E con questo saluto si chiude un’epoca.

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Le gesta con le Azzurre

Il debutto in nazionale nel 2006, a 19 anni, nel World Gran Prix chiuso con il bronzo. Il primo passo silenzioso ma significativo di una crescita costante, fatta di lavoro e ascolto che l’ha portata a incarnare la leadership di un movimento. Prima in panchina a sostenere le compagne e poi in campo a trasmettere la certezza di essere le più forti del mondo.

Per anni l’Italvolley femminile ha cercato continuità di risultati in un contesto sempre più competitivo. In questa storia fatta soprattutto di gioie Moki De Gennaro è stata l’ancora e il metronomo, trasformando il libero da elemento tecnico a cuore pulsante della squadra.

Un quarto posto amaro nel mondiale casalingo del 2014 che l’ha visto comunque protagonista, con il riconoscimento di miglior libero del torneo. Premio bissato poi nei mondiali del 2018 in Giappone, dove l’oro però va alla Serbia vincitrice al tie-break della finale contro Monica e compagne.

Poi l’oro agli Europei del 2021 proprio in Serbia contro le padrone di casa, in una finale densa di significato e frustrazione che lascia spazio alla gioia di una vittoria che le Azzurre inseguivano da anni, in cui il libero di Conegliano è ancora la migliore del suo ruolo e la guida della squadra.

Passa un anno e l’Italia non si ferma più, vincendo per la prima volta la Volleyball Nations League 2022, a consacrare il gruppo e proiettarlo al vertice del panorama mondiale. Ma il sogno più grande che si continua a inseguire è sempre lo stesso: l’Olimpiade.

De Gennaro partecipa a quattro edizioni della competizione più importante dello sport, e dopo le delusioni di Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020, a Parigi 2024 la medaglia d’oro porta il nome dell’Italia: il momento più alto nella storia della pallavolo nazionale. Dopo la finale con gli Stati Uniti, a 37 anni Monica raggiunge il traguardo più importante della carriera, anche in questo caso – se ci fossero dubbi – come miglior libero delle Olimpiadi.

L’ultima missione con il tricolore

Considerando insieme alle vittorie in azzurro anche quelle con la sua Conegliano, Monica De Gennaro risulta una delle giocatrici più vincenti dell’epoca contemporanea della pallavolo. Un palmares che è continuato a lievitare, arrivando a contenere anche titoli personali più speciali di altri, come l’onorificenza a Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana del 2021.

Ora è il momento di chiudere il fantomatico cerchio, in quello che sarà l’ultimo ballo del libero più forte del mondo, con la caccia all’oro nei Mondiali 2025 in Thailandia, in scena dal 22 agosto al 7 settembre. L’ultima apparizione per colei che ha incarnato i valori dello sport italiano e onorato la maglia azzurra, diventando l’ispirazione per le nuove generazioni.

“Abbiamo al collo la medaglia olimpiaca, siamo le più attese. Non sarà facile riconfermarsi, ma dobbiamo provarci. Indossare la maglia azzurra è un modo per onorare il nostro Paese, per me sarà l’ultima volta… ho una certa età”.

E se la nazionale italiana femminile è la più attesa, la più temuta, la più forte, il merito va anche proprio a Moki De Gennaro. Una giocatrice straordinaria, leader silenziosa sempre al servizio della squadra e modello per tutti anche al di fuori dei palazzetti, come manifesta la sua presenza nella lista delle 100 donne più di successo in Italia stilata da Forbes per il 2025.

Simbolo di costanza e dedizione, senza di lei sarà difficile immaginare le Azzurre, ma la sua figura ha già aperto la strada alle future campionesse che vestiranno la maglia della nazionale italiana con la stessa voglia e forza, ricordando come lo faceva Monica De Gennaro.