Il Tricolore diventa abito: le nuove divise delle nazionali italiane

In occasione della presentazione della nuova stagione di pallavolo sono sta presentate le nuove maglie delle nazionali italiane firmate da Erreà. Una collezione moderna che vuole parlare alle nuove generazioni, non solo in campo.

È così che l’azienda parmigiana vuole coinvolgere gli appassionati e i più giovani, presentando le nuove divise in un contesto più streetwear, valorizzandole come un fenomeno di lifestyle introducendo le divise della pallavolo nella moda sportiva.

Una serie dedicata al Tricolore, che prende vita con le divise Verde Speranza, Bianco Anima e Rosso Passione. Guida come da tradizione la maglia Azzurra Storia, in cui il gioco di curve e sfumature come dettante dal vento risalta di più e dà vita alla maglia più iconica.

Alla vista delle nuove maglie abbiamo deciso di ripercorrere la storia delle divise che hanno fatto la storia della nostra nazionale, sia per essere state l’abito da cerimonia di vittorie indimenticabili che per lo stile che le hanno contraddistinte.

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Olimpiadi Atlanta 1996 (maschile)

Un design sobrio, raffinato e moderno per il tempo realizzato da Asics: dall’azzurro profondo, maniche e colletto ornati dal tricolore a formare lo scollo a V che permette a questa maglia di essere valida anche per le occasioni più formali. La scritta Italia tricolore in primo piano a seguire l’identità stilistica di tutte le nazionali sportive degli anni ’90.

Una maglia che è entrata nella leggenda grazie alla "Generazione di Fenomeni" che ha riscritto la storia della pallavolo. Indossata a metà degli anni '90 anche in quella cavalcata che sembrava non avere fine alle Olimpiadi di Atlanta 1996, interrotta solo dai Paesi Bassi in finale. Il connubio tra le linee pulite e il valore sportivo la rende una delle divise più rappresentative dello sport italiano.

Mondiali Giappone 1998 (maschile)

Siamo verso la fine di quella squadra che ha fatto sognare l’Italia sottorete, vincitrice del terzo Campionato mondiale in fila, dopo Brasile ’90 e Grecia ’94. L’ultimo prima della lunga attesa del ritorno al successo prima del 2022.

Una maglia disegnata da Nike che sembra lontana dai canoni stilistici della pallavolo, e per questo resta iconica. La seconda, bianca, indossata nella finale contro la Jugoslavia, dalle linee blu asciutte ma nette, a formare come un’armatura con cui si può solo vincere. Una maglia che oggi spopolerebbe sui social negli outfit vintage che vanno tanto di moda.

Mondiali Germania 2002 (femminile)

Il 2002 è l’anno che ha cambiato per sempre la storia della pallavolo femminile italiana. In Germania, la nazionale guidata da Marco Bonitta conquista il titolo mondiale, battendo in finale gli Stati Uniti con un incredibile 3-2. In campo, nomi come Elisa Togut (MVP del torneo), Manuela Leggeri, Sara Anzanello, e Simona Rinieri danno vita a una squadra incredibile, affamata e capace di superare avversarie più accreditate alla vigilia.

Un’impresa accompagnata dalla maglia firmata Nike indossata dalle azzurre. Dalle linee aerodinamiche, il blu royal domina, incorniciato dai dettagli scuri sulle spalle e sul colletto a V. Una maglia arrembante nella sua semplicità, con la bandiera tricolore e i numeri tondeggianti a completare questo pezzo di storia.

Olimpiadi Tokyo 2020 (2021)

Le Olimpiadi più inconsuete della storia, andate in scena in un anno bisestile a causa della pandemia. Tra gli spalti vuoti e un clima surreale, le nostre spedizioni non portano medaglie e lasciano il Giappone entrambe da seste classificate al torneo olimpico.

Rimane solo la maglia, legata a una disfatta sportiva, ma che è di sicuro apprezzabile sotto l’aspetto stilistico. La campitura blu domina e risalta grazie anche alle sfumature cromatiche incastonate in giochi geometrici a crearne la texture. Le bande laterali blu notte sono arricchite dallo splendido dettaglio di una fascia tricolore, che ritorna e si esalta in una forma più acuta nella parte inferiore della maglia.

VNL Istanbul 2022 (femminile)

Una divisa condivisa con la nazionale maschile, e le nostre ragazze l’hanno resa indimenticabile con la vittoria della prima VNL del 2022 in Turchia contro il Brasile.

Erreà punta su un azzurro che va sfumando dalle tonalità più scure a quelle classiche, con lo sponsor DHL dai colori arcobaleno per la loro campagna “Delivered with pride”, che rende questa maglia brillante ed elegante, oltre che vincente. Un vestito perfetto per una competizione incredibile, chiusa in finale 3-0 e che ha visto le azzurre vincere tutto anche nei premi individuali: Egonu MVP e miglior opposto, Orro miglior palleggiatrice, Bosetti miglior schiacciatrice e De Gennaro miglior libero.

Ora aspettiamo solo di vedere se anche quella 2025 sarà ricordata per il suo successo in campo, perché nello stile ha già vinto.