Mondiale per club di volley maschile 2025: com'è andata la partita
La finale 2025 inizia sul servizio Plotnytskyi ben difeso dai giapponesi e chiuso dal primo punto di capitan Nishida. Perugia si impone subito a muro con il pallonetto di Tomita bloccato da Solé. L’Osaka si rifà sotto ma gli umbri tengono le distanze con buoni turni al servizio e una costruzione di qualità grazie al solito Giannelli e ai colpi di Semeniuk e Plotnytskyi al servizio e il primo punto di Ben Tara (6-9). È Lopez a prendersi sulle spalle l’Osaka soprattutto dai nove metri: i giapponesi tornano a contatto. Un primo set punto a punto ma con Ben Tara e Loser per i ragazzi di Lorenzetti c’è un’altra mini fuga. Al rientro dal timeout Lopez è sempre il migliore dei suoi ma il muro di Plotnytskyi prima e di Ben Tara poi (due di fila) spengono lo schiacciatore cubano (14-20). Perugia a tratti è impenetrabile e tiene a distanza l’Osaka, arrivando al primo set point grazie alla grande giocata d’anticipo di Giannelli dalla ricezione di Plotnytskyi. I giapponesi annullano i primi due set point ma l’errore al servizio di Tomita consegna il primo atto a Perugia: 20-25.
Si riprende con i muri di Perugia, costante di tutto il torneo, e i punti decisivi di Semeniuk che tengono gli umbri in vantaggio. Quando Nishida trova l’angolo però c’è poco da fare anche per la difesa italiana: è lui il protagonista, insieme a Semeniuk, dell’inizio di secondo set. Arriva il punto numero otto per Ben Tara con un grande mani out su cui Lopez non può nulla seguito dall’ace di Simone Giannelli (7-9). Si continua con Perugia che tiene a distanza l’Osaka in una fase un po’ confusa del set tra errori e punti fortunosi per i giapponesi. Il vantaggio di Solé e compagni aumenta anche per la forzatura al servizio di Brizard out. Perugia in attacco è devastante soprattutto con Ben Tara (14-19) e in difesa non molla nulla dando poco respiro agli avversari. L’Osaka torna a -3 ma Lopez chiede troppo al suo servizio e butta l’opportunità di diminuire il distacco. L’errore di Nishiyama al servizio offre il primo set point a Perugia sprecato però in battuta da Dzavoronok, così come spreca poi Brizard che spedisce fuori e regala la seconda frazione alla squadra di Lorenzetti: 21-25.
Il terzo set comincia con il quarto errore consecutivo dai nove metri, stavolta a scapito di Perugia: l’Osaka guida per la prima volta dal il primo punto del match. I punti di Nishida e Larry portano i giapponesi al +3 (6-3) e Lorenzetti a chiamare il primo timeout. Si torna in campo e ci pensa Ben Tara ad accorciare le distanze, ma è ancora Larry a fare tutto e tenere i suoi davanti. Perugia non prende continuità, ma poi Loser risveglia gli animi con un gran muro, prima dell’ace di Plotnytskyi con l’aiuto del nastro per tornare a -1. L’Osaka però ristabilisce il vantaggio grazie a Nishida e Lopez, accresciuto dagli errori di Ben Tara al servizio e Semeniuk in diagonale largo (15-11): altro timeout per Lorenzetti e dentro Russo e Dzavoronok. La difesa dei giapponesi è solidissima in questa fase ma dopo due free ball ci pensa Loser a chiudere il rally che riavvicina Perugia. Torna a farsi sentire Ben Tara ma i giapponesi sono tornati quelli della sfida della fase a gironi (20-17). Dal servizio però l’Osaka non è continua e forza tanto, errori che insieme al muro di Solé valgono il nuovo -1 di Perugia. Si prosegue punto a punto fino all’attacco centrale di Lopez che vale il primo set point dei suoi, annullato da Plotnytskyi. L’errore di Kai porta al pareggio di Perugia (24-24) e un’altra serie di punti tesissimi. Fallo di Plotnytskyi in battuta ma Perugia annulla tutti i set point fino all’errore di Lopez lungo linea che vale il primo match point per Perugia, annullato da Peng (27-27). Nishida sbaglia al servizio e nuovo match point Perugia: Ben Tara serve, free ball dalla ricezione chiusa da Simone Giannelli: 27-29. Perugia è campione del Mondo per club per la terza volta nella sua storia.