La caduta degli Dei

Continua il Mondiale maschile 2025 nelle Filippine, con l’inizio degli ottavi di finale che hanno visto la vittoria dell’Italia contro l’Argentina per 3-0 (25-23, 25-20, 25-22), della Turchia sui Paesi Bassi (3-1) e della Polonia sul Canada (3-1).

Un Mondiale che però ha regalato già grandi colpi di scena nella fase a gironi in cui molte squadre tra le più accreditate per una medaglia alla vigilia hanno visto sgretolarsi il sogno iridato.

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• Rinascimento portoghese

Brasile

Tra il 2002 e il 2010 ai Mondiali la nazionale maschile del Brasile ha portato a casa un three-peat in stile Chicago Bulls degli anni Novanta. Nel 2025 è arrivato invece il peggior piazzamento nella storia dei verdeoro, con l’uscita al primo turno in un girone H insieme a Cina, Serbia e Repubblica Ceca.

La squadra di Bernardinho è uscita sconfitta per 3-0 (25-22, 25-20, 25-22) dalla sfida decisiva per il passaggio del turno contro la Serbia. Ottavi che sono sfumati ufficialmente con la vittoria della Repubblica Ceca per 3-0 (26-24, 25-19, 25-18) contro la Cina.

Per tutto il suo breve torneo il Brasile ha pagato un rendimento offensivo sottotono, a tratti sconosciuto alla storia della nazionale. Solo due giocatori hanno superato la doppia cifra di media: Judson e Arthur (11.0), percentuali inferiori alla norma e troppi errori nei momenti decisivi. L’eliminazione è arrivata per differenza set, ma la notizia è vedere il Brasile senza il destino nelle proprie mani, a dover aspettare altri risultati, anche se nella sfida decisiva a vincere è stata la pressione.

Ora il terzo posto del ranking FIVB è a rischio da parte degli USA – avversari della Slovenia agli ottavi – e il Brasile torna a casa consapevole che il mondiale di quest’anno può essere stato un passo falso, ma il più negativo nella storia della nazionale verdeoro. Qualcosa sarà da cambiare in vista dei prossimi impegni per chi parte sempre per vincere.

Francia

Se l’uscita del Brasile ha fatto rumore, l’eliminazione della Francia ha causato un terremoto mediatico. La nazionale di Andrea Giani viene dagli anni più luminosi nella storia del movimento pallavolistico transalpino con le due medaglie d’oro olimpiche consecutive fra Tokyo 2020 e Parigi 2024.

Tra i favoriti per la vittoria finale, i francesi erano inseriti nel girone C insieme ad Argentina, Corea del Sud e Finlandia. Qui le sconfitte sono state due, prima con la sorpresa Finlandia al tie-break, dove la Francia ha sempre rincorso gli avversari, e poi contro l’Argentina di De Cecco. Il match decisivo contro i sudamericani si è chiuso di nuovo al tie-break, dopo che Ngapeth e compagni sono andati sotto per 2-0, recuperando ma perdendo nel momento decisivo (15-12).

La Francia non si è imposta come suo solito, e l’Argentina è infatti emersa a muro in difesa con più del doppio dei muri vincenti (11-5). Tra i protagonisti per l’albiceleste Luciano Vicentin con 22 punti e 64% di efficienza in attacco. Per la Francia sono arrivati 16 punti di Trevor Clevenot e 13 di Theo Faure, ma non sono bastati per evitare la débâcle per i campioni olimpici.

Il fattore decisivo dell’eliminazione è stato lo slalom negativo nelle partite cruciali: dalle prime difficoltà contro la Finlandia e poi al quinto con l’Argentina. I francesi non sono riusciti a tenere il passo degli avversari, pagando anche le scelte tattiche come i cambi non sempre azzeccati, infortuni decisivi come quello di Chinenyeze e il rendimento insufficiente di alcuni titolari.

Giappone

Il Giappone non arriva al blasone di Brasile e Francia, almeno per vittorie recente, ma per la grande tradizione pallavolistica – come racconta l’argento in VNL 2024, il bronzo della nazionale femminile nel 2023 e l’argento in VNL 2022 – ci si aspetta di trovarlo almeno fino alle fasi finali. Soprattutto se pensiamo a giocatori come Yuki Ishikawa e Ran Takahashi.

Il girone dei nipponici vedeva la presenza di Turchia, Canada e Libia. Un percorso sulla carta fattibile per gli uomini di Laurent Tillie, ma che ha riservato sorprese non proprio piacevoli. L’eliminazione è arrivata subito dopo le prime due partite, contro Turchia e Canada con un punteggio totale di 6 set persi e 0 vinti.

L’ultimo incontro giocatori solo per l’onore di firma corrisponde all’unica vittoria del Giappone: 3-0 (25-20, 25-17, 25-12) alla Libia con 15 punti di Kento Miyaura e 12 di Ishikawa. Un successo però inutile ai fini del torneo, che ha lasciato il Giappone al terzo posto del girone e fuori dal mondiale.

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