Portugal (POR) vs. Colombia (COL) men - Pool D #59484233

Sono molte le sorprese che questi Mondiali 2025 di pallavolo maschile nelle Filippine ci stanno regalando. Tra un’Italia arrugginita, la disfatta di Giappone, Francia e Brasile o il sorgere della Finlandia, anche il Portogallo ha scritto a suo modo la storia della competizione, riuscendo a superare la fase a gironi a 23 anni dall’ultima volta.

La selezione lusitana, numero 29 del ranking FIVB ha sorpreso tutti gli appassionati chiudendo il girone D al secondo posto, alle spalle degli Stati Uniti e davanti alla ben più blasonata nazionale di Cuba. Un risultato all’insegna di un gruppo tenace con spunti di qualità individuali per tornare tra le migliori 16 squadre del mondo.

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Il percorso ai Mondiali

Il cammino del Portogallo ai Mondiali 2025 è iniziato al meglio con la vittoria a sorpresa contro Cuba. Alla Mall of Asia Arena di Pasay City, la squadra di coach João José ha iniziato in salita perdendo il primo set, ma con ritmo e coraggio è iniziata la rimonta verso il successo per 3-1 sui caraibici (20-25, 25-22, 25-19, 25-19). Era dal Mondiale 2002 – l’ultima partecipazione – che il Portogallo non vinceva una partita iridata, e l’importanza del risultato si riflette anche sul piano tecnico: i lusitani hanno messo in difficoltà la decima forza del ranking mondiale con maggiore precisione e solidità a muro (11-7 il confronto nei muri a punto) limitando gli errori diretti (23 contro 31 cubani).

Il protagonista dello storico successo è stato lo schiacciatore Nuno Marques, top scorer con 19 punti e un eccellente 65% in attacco. Accanto a lui da sottolineare anche le prestazioni dell’opposto José Pinto e del centrale Filip Cveticanin, autori di 14 punti ciascuno.

La seconda partita ha visto il Portogallo sfidare gli Stati Uniti, vicecampioni mondiali in carica. In questo caso l’epilogo ha rispettato il pronostico con gli States che si sono imposti per 3-0 (25-19, 25-22, 25-17) concedendo poco agli avversari. Gli uomini di Karch Kiraly hanno messo in mostra tutta la loro esperienza, limitando al minimo gli errori (solo 13 contro i 23 portoghesi) e imponendosi in attacco (40-36 il computo dei punti offensivi) e a muro (8-5). Il Portogallo ha provato a risollevarsi, rimanendo a contatto soprattutto nel secondo set (22-25) grazie ai colpi dello schiacciatore Lourenço Martins (12 punti a referto) e dello stesso Pinto (9 punti).

Cuba (CUB) vs. Portugal (POR) men - Pool D #58955392

Cuba (CUB) vs. Portugal (POR) men - Pool D #58955392

Nell’ultimo incontro del girone D è andato in scena un autentico thriller sportivo: il Portogallo ha affrontato la Colombia – all’esordio assoluto in un Mondiale – in una sfida agguerita per la qualificazione. L’avvio è stato da incubo per i lusitani, partiti contratti e sotto 0-2 (23-25, 21-25). Una volta spalle al muro la squadra di João José ha trovato la forza del carattere e della determinazione. Punto dopo punto, il Portogallo ha raddrizzato la partita: aggiustando il servizio e aumentando la pressione a muro, ha conquistato il terzo set 25-20 e il quarto 25-21, trascinando i sudamericani al tie-break.

Nel set decisivo i lusitani hanno continuato a spingere, completando la rimonta con il 15-11 finale che è valso il sofferto 3-2 e soprattutto il passaggio del turno. Nuno Marques si è confermato trascinatore anche in questo incontro da dentro/fuori, risultando il miglior marcatore con 19 punti (di cui 13 attacchi, 4 muri e 2 ace). Fondamentale il contributo del solito José Pinto, autore di 16 punti e capace insieme ai compagni di ritrovare la lucidità dopo la partenza difficile: «Sapevamo che dovevamo vincere per sperare negli ottavi e all’inizio eravamo nervosi… a un certo punto ci siamo resi conto che dovevamo scrollarcela di dosso e cominciare a giocare» ha raccontato Pinto a fine match. In doppia cifra anche i centrali Kelton Tavares (12 punti) e Filip Cveticanin (12), decisivi per alzare il muro difensivo nei set finali.

Poche ore dopo, la sconfitta dei cubani contro gli Stati Uniti ha sancito la qualificazione matematica dei lusitani come secondi nel girone D alle spalle degli USA.

I protagonisti

A spiccare in questo sorprendente percorso è stata innanzitutto l’astro nascente Nuno Marques. A 22 anni – non era nemmeno nato l’ultima volta che il Portogallo disputò un Mondiale – lo schiacciatore dei belgi del Volley Aalst si è rivelato il leader offensivo della squadra. Marques ha guidato i suoi compagni sfoderando attacchi potenti e precisi contribuendo anche in battuta e a muro nei momenti chiave. La sua freddezza e il suo entusiasmo in campo dalle esultanze trascinanti gli hanno fatto guadagnare l’attenzione degli addetti ai lavori.

Al fianco di Marques si è messo in luce José “Zé” Pinto, l’opposto titolare dell’Espinho. Col suo potente mancino, il 27enne ha spesso finalizzato i contrattacchi portoghesi, sopperendo con astuzia alla differenza di centimetri contro i muri avversari. Ma oltre ai numeri, ha inciso la sua leadership caratteriale: è stato proprio Pinto a suonare la carica nel momento più difficile, invitando la squadra a ritrovare calma dopo i primi due set persi con la Colombia.

In cabina di regia, il Portogallo può contare sull’esperienza del capitano Miguel Tavares Rodrigues. Il 32enne, che gioca da anni ad alto livello nel campionato polacco, ha diretto con lucidità l’orchestra lusitana. La sua regia è stata particolarmente elogiata dopo la vittoria su Cuba, match in cui ha saputo sfruttare al meglio tutte le bocche di fuoco a sua disposizione, mettendo in crisi il muro avversario.

Cuba (CUB) vs. Portugal (POR) men - Pool D #58955393

Cuba (CUB) vs. Portugal (POR) men - Pool D #58955393

Al suo fianco, sulla panchina, c’è chi di esperienza ne ha altrettanta: João José, il commissario tecnico, è stato a sua volta un simbolo del volley portoghese. Ex centrale e capitano della nazionale, José vanta 224 presenze in maglia lusitana e fu uno dei protagonisti dell’ottavo posto mondiale del 2002, torneo in cui venne premiato come miglior muro della competizione.

A 47 anni, il tecnico di Portimão ha trasmesso alla squadra il carattere e la grinta che lo contraddistinguevano da giocatore. Alla sua prima esperienza da CT in un Mondiale maschile, João José ha saputo toccare le giuste corde mentali dei ragazzi, mantenendo alta la concentrazione anche dopo la storica vittoria all’esordio, gestendo con lucidità la pressione nel momento delicato della sfida con la Colombia.

Ora gli ottavi

La qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale 2025 segna dunque un traguardo storico per la pallavolo portoghese. Ora il Portogallo si prepara ad affrontare un’altra sfida proibitiva: lunedì 22 settembre dall’altra parte della rete ci sarà la Bulgaria, vincitrice del girone E. Sulla carta, i bulgari partono favoriti grazie al loro tasso tecnico e fisico – basti pensare che possono contare su elementi di classe mondiale come Aleksandar Nikolov, mattatore con 28 punti contro la Germania.

Questa Portogallo però ha già dimostrato di non aver paura dei pronostici e di sapere esaltarsi nel ruolo di underdog. Comunque vada, il volley portoghese esce rinfrancato e arricchito da questa esperienza: un risultato che potrà fungere da volano per la crescita futura, ispirando nuove generazioni a credere che anche dalle nazioni di seconda fascia possono nascere storie di successo internazionale. La favola del Portogallo ai Mondiali 2025 è appena entrata negli annali dello sport lusitano.

Portugal (POR) vs. Colombia (COL) men - Pool D #59484235

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