La qualificazione del Venezuela per i Giochi Olimpici di Tokyo ha avuto un grande significato per tutta la nazione, che segue con passione la pallavolo. Vedere i ‘Vinotinto’ sul grande palco del volley internazionale per la prima volta da Pechino 2008 ha entusiasmato milioni di tifosi del paese sudamericano, ma per i 12 giocatori che attualmente competono in Giappone, quello che hanno conquistato porta con sè un peso ancor più grande.
Olympic Games Tokyo 2020 - Volleyball
Il Venezuela spera di essere tornato per rimanere
Dopo 12 anni lontani dalle Olimpiadi e sei dal top del volley, i venezuelani si aspettano di giocare con maggiore qualità in mezzo alle migliori squadre
Pubblicato 07:19, 27 lug 2021
A Tokyo il Venezuela torna a competere al top del volley mondiale per la prima volta dopo essersi classificato 11esimo alla FIVB Volleyball World Cup del 2015. Da quella volta, la squadra ha partecipato solo a tornei continentali o competizioni internazionali di secondo livello.
"Per noi è un onore partecipare di nuovo alle Olimpiadi, è la migliore competizione al mondo" ha dichiarato Jose Maria ‘Chema’ Carrasco, palleggiatore e capitano della squadra. "L'organizzazione qui in Giappone è perfetta e giocare in questo grande paese ci motiva a dare il meglio di noi ogni giorno."
"La pallavolo è molto popolare nel nostro paese ma per noi non è stato facile allenarci e giocare negli ultimi anni. Ma abbiamo dovuto accettarlo e siamo felici di aver fatto qualcosa di grande cogliendo l'opportunità di qualificarci per i Giochi Olimpici di Tokyo."
Essere nel torneo di Tokyo è un altro passo avanti in quel processo che il coach Ronald Sarti ha definito 'la rinascita' della pallavolo venezuelana. Ma la lunga assenza dai tornei internazionali di livello ha avuto il suo impatto.
I sudamericani hanno giocato due partite della Pool A alla Ariake Arena e in entrambe, contro Giappone e Iran, si sono arresi in 3 set ad avversari più forti e meglio preparati.
"La realtà è che al momento è molto dura per noi perchè il livello di gioco è molto alto e noi non ci siamo più abituati" ha detto Carrasco. "Questo è stato il motivo principale per cui abbiamo perso le prime due gare per 0-3. Ci è mancata costanza e forse se avessimo una preparazione migliore e avessimo giocato in più eventi come questo, potremmo fare meglio. Dobbiamo continuare a dare il nostro meglio in ogni gara e se arriverà l'opportunità, di certo la coglieremo."
Carrasco e i suoi compagni lo sanno meglio di chiunque altro - l'unico modo per il Venezuela di migliorare costantemente e tornare ai livelli di 15 anni fa, quando la squadra prendeva regolarmente parte ai migliori tornei del mondo, è giocare il più possibile ad alto livello.
Lo stanno facendo qui alle Olimpiadi e, sebbene le loro anime e i loro cuori siano totalmente impegnati in questa esperienza a Tokyo, che durerà almeno altre tre partite, hanno già un nuovo obiettivo in mente.
"Venire qui e giocare a questi livelli ci dà un sacco di motivazione per gareggiare al torneo di qualificazione per il Campionato del Mondo Sudamericano il prossimo mese" ha aggiunto il capitano. "Per noi è un'ottima cosa giocare qui e alzare il nostro livello".