Quando il piccolo Antoine Brizard era sempre alla ricerca di una scusa per allontanarsi dai libri di scuola è probabile che ai genitori fosse sorto il dubbio del futuro del figlio. Privato troppo presto del padre all’età di 10 anni, Antoine cresce in una famiglia di dottori, che ha incluso nella cerchia il fratello più grande, Benjanin, compagno di sport dell’infanzia. Non importa quale, calcio, tennis, pallavolo, bastava giocare per essere felici.
Si è tentato dunque di indirizzare anche Antoine, e il test di medicina, per entrare a fisioterapia, era stato superato. Dopo però sei mesi di depressione dichiarata e un costruttivo confronto con la madre, il giovane decise di lasciare e seguire il sogno della pallavolo.
Inizia l’anno dopo la carriera da professionista del palleggiatore francese, a 18 anni, nella squadra della capitale, il Paris Volley. Nella stessa città in cui 12 anni più tardi Antoine Brizard vincerà per la seconda volta la medaglia d’oro alle Olimpiadi.
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