Una carriera tra sfide e resilienza personale
La storia di Alice Degradi è un esempio lampante di come la resilienza possa definire un'intera carriera sportiva. Il suo percorso nel mondo dello sport ha avuto inizio con il calcio, prima di avvicinarsi alla pallavolo. A soli 13 anni ha dovuto affrontare una sfida personale di grande portata: la scoperta del diabete di tipo 1, e lei da questa situazione non si è mai nascosta, diventando anche tra le maggiori promotrici della ricerca e della sensibilizzazione sul tema.
Una condizione non ha minimamente intaccato la sua determinazione a perseguire l'eccellenza sportiva, dimostrando una forza d'animo che va oltre il campo da gioco. Gli infortuni hanno rappresentato un tema ricorrente nella sua carriera, creando un ciclo di battaglie fisiche che Degradi ha affrontato con straordinaria tenacia. Già nel 2021, una lesione al legamento crociato del ginocchio destro ha interrotto la sua stagione.
Il dramma più grande è arrivato prima delle Olimpiadi di Parigi 2024, quando un altro infortunio al ginocchio le ha negato il sogno dei cinque cerchi, proprio alla vigilia dei Giochi. Ma le nostre campionesse dopo la conquista dell’oro non si sono fatte attendere, mostrando al mondo la maglia di Alice a dimostrazione di come sia sempre un pilastro del gruppo di Velasco.
Nonostante queste battute d’arresto, lo spirito stoico di Alice Degradi emerge con chiarezza. La sua reazione pubblica agli infortuni, spesso affidata ai social media, rivela una mentalità da guerriera. Dopo il forfait olimpico, ha scritto sul suo profilo Instagram una frase che è un manifesto della sua personalità: "La fortuna non è mai stata dalla mia parte ma col co che mollo". Una dichiarazione che offreuna vista autentica sulla sua incrollabile volontà di non arrendersi*, trasformando ogni ostacolo in una motivazione per tornare più forte di prima.