FIVB Men's U21 World Championship 2025 - News.

Tommaso Barotto

L’Italia Under 21 ha chiuso un percorso incredibile nel suo Mondiale in Cina, arrendendosi solo in finale all’Iran, campione per la terza volta e seconda consecutiva, con il punteggio di 3-1 (25-15, 18-25, 22-25, 14-25).

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, ma non cancella un torneo straordinario, fatto di otto vittorie in nove partite, che ha visto l’ascesa prorompente di Tommaso Barotto, opposto del Cisterna e trascinatore degli azzurrini come miglior scorer e futura stella del tricolore, anche fra i grandi.

Con l’argento al collo e il trofeo di miglior opposto tra le mani, Tommaso Barotto si conferma uno dei talenti più luminosi della pallavolo mondiale, a soli 20 anni.

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La crescita

Nato a Rovigo il 24 agosto 2005, i primi passi nella pallavolo arrivano nel vivaio della 4 Torri Ferrara, da dove, nel 2020, passa ai Diavoli Rosa Brugherio, storico serbatoio di talenti.

Qui inizia a racimolare vittorie, con la conquista di due titoli italiani Under 17, venendo premiato MVP in entrambe le occasioni. Il percorso lo porta all’esordio tra i senior a 16 anni, prima in Serie B e poi in A3 con Brughero, continuando la scalata nel 2023/24 in A2 con il Delta Volley Porto Viro. Con i suoi 212 cm di talento e potenza offensiva in Serie A2 diventa uno degli attaccanti più prolifici del torneo: 469 punti totali.

L’inizio della stagione 2024/25 è quella del grande salto, con la chiamata in SuperLega da parte dell’Allianz Milano, con cui esordisce anche in Champions League.

In parallelo alla crescita nei club, Barotto brilla con la maglia azzurra delle selezioni giovanili. Nel 2022 vince l’Europeo Under 18 con un altro premio di miglior giocatore del torneo tra le mani. Nel 2024 siamo sempre all’Europeo, stavolta Under 22, dove il giovane di Rovigo trascina l’Italia in finale dove arriva l’argento e il premio di miglior opposto.

Il Mondiale Under 21 2025

L’estate 2025 segna la definitiva consacrazione internazionale di Tommaso Barotto. Ai Campionati Mondiali Under 21 in Cina, l’opposto rodigino è il punto di riferimento offensivo di un’Italia formidabile. Gli azzurrini del CT Vincenzo Fanizza dominano la competizione fin dall’inizio: chiudono imbattuti la fase a gironi (5 vittorie su 5) e avanzano fino alla finalissima senza concedere nemmeno un passo falso e perdendo solo due set.

Nell’atto conclusivo, l’Italia cede soltanto all’Iran campione in carica, costringendo i ragazzi italiani ad accontentarsi di una pur prestigiosa medaglia d’argento. Per Barotto e compagni è un argento che sa di oro: la conferma dell’eccellente stato di salute della pallavolo tricolore giovanile e un’esperienza che cementa un gruppo di talento.

A livello individuale, Barotto è il trascinatore degli azzurrini. In finale è tra gli ultimi ad arrendersi, chiudendo nuovamente in doppia cifra (14 punti, miglior realizzatore azzurro insieme a Pardo Mati), e al termine del torneo viene eletto Miglior Opposto del Mondiale U21 2025.

I numeri confermano la sua prestazione maiuscola: Barotto totalizza 124 punti in 9 partite. Le sue conclusioni vincenti sono 112 (attacchi punto), a cui aggiunge 10 muri vincenti e 2 ace al servizio. La sua è una media impressionante: quasi 14 punti a partita (13,78), con un’efficienza offensiva del 54,37% in attacco. Statistiche da leader che testimoniano la capacità di Barotto di fare la differenza nei momenti chiave e trascinare la squadra con le sue giocate.

Il futuro in SuperLega

Questo exploit mondiale proietta definitivamente Tommaso Barotto nell’élite dei giovani talenti internazionali. A 20 anni, il gigante veneto ha mostrato maturità, carisma e una straordinaria continuità di rendimento. Ora, dopo l’estate iridata, Barotto è atteso al varco della SuperLega 2025/26 con la maglia del Cisterna Volley, club che lo ha fortemente voluto per il salto di qualità.

Sul premio di miglior opposto del Mondiale Barotto ha dichiarato: “Un riconoscimento che a livello personale mi gratifica tantissimo, che considero ancora più importante pensando alle mie condizioni di giugno. Venivo da un mese di maggio in cui ero stato fermo, il problema al ginocchio non mi lasciava tregua ed avevo molto fastidio anche alla schiena, a giungo e luglio ho lavorato poco, poi ad agosto le cose sono cambiate. Devo ringraziare tante persone: staff medico e staff tecnico, sono stati splendidi e mi hanno permesso di giocare questo Mondiale dandomi una forza mentale pazzesca fondamentale, per recuperare a livello fisico. E devo ringraziare anche quelle persone, esterne al volley, che mi sono state vicine e mi hanno supportato: non voglio fare nomi, loro sanno di essere importanti per me”.

«Ora mi concentrerò sul Cisterna, che mi ricorda Porto Viro, dove ho vissuto la mia miglior stagione» ha aggiunto il numero 13 azzurro, consapevole di dover confermare anche tra i professionisti quanto di buono fatto vedere con l’Under 21. La missione è appena iniziata, ma le premesse sono entusiasmanti: sotto la guida di coach Daniele Morato, che già lo allenò a Porto Viro, Barotto avrà l’opportunità di crescere ulteriormente con un maggior minutaggio e misurandosi con i più forti opposti del campionato.