Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi agli Stati Generali della Pallavolo 2024 (foto Galbiati/FIPAV)

Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco hanno rinnovato il contratto con la Federazione Italiana Pallavolo fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Archiviata un'estate memorabile che lo ha visto trionfare insieme alle sue giocatrici in Volleyball Nations League e ai giochi olimpici di Parigi 2024, il 72enne nativo di La Plata vuole inseguire nuovi traguardi storici con la nazionale femminile azzurra.

Prima del prossimo appuntamento a cinque cerchi, Anna Danesi e compagne saranno chiamate a disputare due Mondiali (nel 2025 in Thailandia e poi nel 2027) e un campionato europeo nel 2026, oltre che le varie edizioni annuali della VNL.

Calendario speculare anche sul fronte maschile, con il team campione del mondo in carica impegnato nelle rassegne iridate previste per il 2025 nelle Filippine e poi nel 2027, con la kermesse continentale nel 2026.

A guidare dalla panchina gli azzurri ci sarà quindi ancora De Giorgi.

L'ufficialità del doppio prolungamento di contratto è arrivata sabato 14 dicembre, in occasione degli Stati Generali della Pallavolo andati in scena a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano. A fare gli onori di casa era presente il presidente federale Massimo Manfredi.

Ecco le parole dei due ct.

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Velasco: "Consapevolezza e umiltà"

Queste le parole dell'allenatore argentino pronunciate in occasione dell'evento milanese, riportate dal sito ufficiale della FIPAV.

“Oggi il mio discorso è fatto di due parti: del lavoro portato avanti quando ero Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali Giovanili Maschili e del ruolo svolto da CT della nazionale seniores femminile. Conosco tutti i paesi pallavolistici mondiali, e quando si dice che la Federazione Italiana Pallavolo fa parte della vera Elite di questo mondo è estremamente vero; sia quando si parla di pallavolo giovanile, sia per quanto riguarda le squadre seniores. Il nostro obiettivo però è quello di migliorarsi ancora e di non fermarsi su quanto fatto. Ho delle proposte importanti a riguardo".

"Partendo dalla nazionale femminile maggiore. Se dobbiamo e vogliamo continuare a vincere dobbiamo pensare che i Giochi Olimpici di Parigi li abbiamo persi. Per questo credo che il nostro lavoro debba essere rappresentato da dei concetti ben precisi e distinti fra loro: come la consapevolezza di essere una squadra forte, me allo stesso tempo l’umiltà nel continuare a ricercare la vittoria con lo stesso spirito che avevamo prima della spedizione parigina. Altro importante fattore è legato nel combattere quest’obbligatorietà della vittoria. Come detto prima, si è vero siamo una squadra forte, ma non ci dobbiamo sedere sugli allori e dobbiamo continuare sempre a studiare e a imparare dagli altri. Una novità del prossimo anno sarà quella di avere una Nazionale B che prenderà parte alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo nel 2026".

"L’importante è avere due gruppi di alto livello per formare atlete che siano in grado di mettere in difficoltà chi ha il posto nella nazionale. Il settore femminile, a differenza di quello maschile ha un bacino più ampio da dove poter prendere atlete. Quest’anno daremo la possibilità alle squadre juniores di potersi allenare con la Nazionale A e la Nazionale B, per accelerare così il percorso di crescita delle atlete. Il reclutamento? Un fattore di vitale importanza per tutti noi. Il futuro è nostro e parte da ora, anche con le progettualità legate ad allenatori alla formazione dei preparatori atletici. Ci tengo a chiudere il mio intervento chiedendo la gentilezza di lasciare in pace la nazionale seniores maschile per la mancata medaglia olimpica. I ragazzi non lo meritano così come non lo merita il movimento. È un’ingiustizia che non ci serve, non ci aiuta e non ci fa sicuramente migliorare”.

De Giorgi: "Amaro in bocca dopo Parigi"

Ecco le dichiarazioni del tecnico salentino durante gli Stati Generale della Pallavolo, riportate dal sito ufficiale della FIPAV.

“Oggi è l’occasione giusta per fare anche un bilancio di quanto fatto in questi ultimi anni. Il progetto che ho avviato e che ha preso il nome “Noi Italia”, è un motto che racchiude tante cose. Il percorso tecnico è andato di pari passo con quello valoriale. Quando sono arrivato ho visto che c’erano tantissimi giovani interessanti e ho cercato di fare un cambio generazionale fortissimo perché c’erano effettivamente le condizioni per farlo".

"La parte valoriale l’abbiamo posta subito al centro. La maglia azzurra è un sentimento fortissimo perché quando la indossi ti regala una sensazione fortissima. Il percorso fatto con questo gruppo è stato eccellente se pensiamo a quanto fatto nei Campionati Europei e poi in quelli Mondiali. I Giochi Olimpici di Parigi certamente ci hanno lasciato un po' l’amaro in bocca, ma forse questo risultato è servito per comprendere ancora meglio dove dobbiamo ancora migliorare. Ci saranno cose da conquistare in futuro guardando soprattutto noi senza pensare troppo agli avversari. Ripartiamo da tre concetti fondamentali: fiducia, umiltà e consapevolezza".

"Nei miei tre anni alla guida della nazionale maschile ho fatto esordire ben quarantadue nuovi ragazzi. Questo perché ci siamo resi conti che il serbatoio delle nazionali giovanili è ampio e di qualità. Stiamo lavorando sul territorio con il Club Italia Allargato e grazie al preziosissimo lavoro coordinato da Vincenzo Fanizza abbiamo visionato tantissimi atleti interessanti. Molto importante poi è sempre la collaborazione con i Club. Ci sono tante realtà sportive che hanno coraggio e osano dando una concreta possibilità ai più giovani di mettersi in mostra nei massimi campionati italiani”.