Il match
Velasco ha schierato in campo il consueto sestetto composto da Alessia Orro al palleggio, Paola Egonu come opposto, Caterina Bosetti e Myriam Sylla come schiacciatrici, Anna Danesi e Sarah Fahr al centro e Monica De Gennaro libero.
Il primo punto del match è della nazionale a stelle e strisce, seguito a ruota da due punti di Paola Egonu e un errore delle americane (4-1). In avvio di set prezioso è stato il muro azzurro capace di contenere gli attacchi avversari e costringe le americane a dove attaccare più volte per guadagnare il punto (6-1). Le azzurre, in fiducia, hanno dato prova di giocare anche d’intelligenza: è infatti un colpo in diagonale di Caterina Bosetti e il suo successivo ace a far crescere ancora di più il ritmo del gioco azzurro (9-4). L’Italia si è accesa nuovamente fino a portarsi sul +7 (13-6) grazie all’attacco di Myriam Sylla e al muro di Paola Egonu. Ad arricchire il ritmo del gioco sono anche i muri di Anna Danesi e Paola Egonu sugli attacchi di Kathryn Plummer. Sul 17-12, Velasco si gioca il consueto cambio inserendo in campo Carlotta Cambi e Ekaterina Antropova al posto della diagonale titolare. Il cambio ha fruttato preziosi punti che hanno continuato a portare concretezza alla metà campo azzurra. È stata Anna Danesi, in primo tempo, a regalare alle azzurre il primo di sette set point. Lo ha chiuso Egonu al secondo tentativo (25-18).
Le americane hanno approcciato il secondo parziale scappando subito avanti di un break (0-2). Con pazienza le azzurre sono state abili a ricostruire le azioni e a rimanere nel set tanto da riuscire a ribaltare il vantaggio in proprio favore (5-4). Le azzurre sono poi riuscite a trovare soluzioni anche nelle alzate più complesse: due i pallonetti di mano sinistra messi a terra da Sylla che hanno tenuto le avversarie lontane nel punteggio. Il sesto muro azzurro nel match ha regalato in seguito alle azzurre il 13-9. Il +5 (21-16) è arrivato grazie ad una battuta di Carlotta Cambi che ha messo in difficoltà la linea dei ricettori americani. Il set point azzurro lo ha conquistato Ekaterina Antropova, poi chiuso, per il secondo parziale consecutivo, da un attacco di Paola Egonu (25-20).