PW_20240811_556 (1)

È storia. Le azzurre hanno conquistato la medaglia d'oro battendo per 3 a 0 (25-18, 25-20, 25-17) gli Stati Uniti d'America, campioni olimpici in carica.

Le azzurre sono scese in campo con il giusto atteggiamento e hanno guadagnato il metallo più pregiato giocando da squadra. Tutte le altete sono state protagoniste di questo risultato storico, dal 6+1 titolare, alle giocatrici che Julio Velasco ha scelto di inserire nei momenti più critici.

Un torneo giocato, dal primo match all’ultimo, commettendo poche sbavature e lasciando per la strada un solo set, andando a vincere 5 partite consecutive con il risultato di 3 a 0.

Una stagione da incorniciare, che dopo la vittoria della Vnl lo scorso giugno, aggiunge anche la prima medaglia olimpica della storia della pallavolo femminile.

La pallavolo azzurra chiude così l'appuntamento olimpico con una medaglia d'oro e e un quarto posto della nazionale maschile.

Il match

Velasco ha schierato in campo il consueto sestetto composto da Alessia Orro al palleggio, Paola Egonu come opposto, Caterina Bosetti e Myriam Sylla come schiacciatrici, Anna Danesi e Sarah Fahr al centro e Monica De Gennaro libero.

Il primo punto del match è della nazionale a stelle e strisce, seguito a ruota da due punti di Paola Egonu e un errore delle americane (4-1). In avvio di set prezioso è stato il muro azzurro capace di contenere gli attacchi avversari e costringe le americane a dove attaccare più volte per guadagnare il punto (6-1). Le azzurre, in fiducia, hanno dato prova di giocare anche d’intelligenza: è infatti un colpo in diagonale di Caterina Bosetti e il suo successivo ace a far crescere ancora di più il ritmo del gioco azzurro (9-4). L’Italia si è accesa nuovamente fino a portarsi sul +7 (13-6) grazie all’attacco di Myriam Sylla e al muro di Paola Egonu. Ad arricchire il ritmo del gioco sono anche i muri di Anna Danesi e Paola Egonu sugli attacchi di Kathryn Plummer. Sul 17-12, Velasco si gioca il consueto cambio inserendo in campo Carlotta Cambi e Ekaterina Antropova al posto della diagonale titolare. Il cambio ha fruttato preziosi punti che hanno continuato a portare concretezza alla metà campo azzurra. È stata Anna Danesi, in primo tempo, a regalare alle azzurre il primo di sette set point. Lo ha chiuso Egonu al secondo tentativo (25-18).

Le americane hanno approcciato il secondo parziale scappando subito avanti di un break (0-2). Con pazienza le azzurre sono state abili a ricostruire le azioni e a rimanere nel set tanto da riuscire a ribaltare il vantaggio in proprio favore (5-4). Le azzurre sono poi riuscite a trovare soluzioni anche nelle alzate più complesse: due i pallonetti di mano sinistra messi a terra da Sylla che hanno tenuto le avversarie lontane nel punteggio. Il sesto muro azzurro nel match ha regalato in seguito alle azzurre il 13-9. Il +5 (21-16) è arrivato grazie ad una battuta di Carlotta Cambi che ha messo in difficoltà la linea dei ricettori americani. Il set point azzurro lo ha conquistato Ekaterina Antropova, poi chiuso, per il secondo parziale consecutivo, da un attacco di Paola Egonu (25-20).

Le azzurre si sono dimostrate concrete anche in avvio di terzo set dove il punteggio, come un elastico, ha sorriso ad entrambe le squadre. La maggior concretezza in attacco e consistenza a muro ha segnato il primo vantaggio consistente per le italiane (9-6). L’attacco di Paola Egonu e il doppio ace di Alessia Orro hanno portato sul +6 le azzurre (12-6). Gli Usa hanno faticato in attacco, trovando poche soluzioni efficaci, mentre le azzurre si sono distinte con i palleggi ad una mano di Alessia Orro e i propri muri (15-9). Per il terzo set consecutivo, sono state poi schierate sul taraflex Cambi e Antropova, che si è resa protagonista del decimo punto a muro azzurro (18-13). L’opposta italiana ha dato il proprio contributo anche al servizio portando l’Italia al 20-14. Il tifo dell’arena parigina è cresciuto e così anche l’intensità del volley azzurro: è stata Sylla a siglare il 22-15. Ci sono poi stati l’attacco di Caterina Bosetti e il muro di capitan Anna Danesi che hanno regalato il match point (24-16). La partita si è chiusa con un errore degli Stati Uniti (25-17).

Poi tante lacrime e festeggiamenti: Monica De Gennaro alzata in cielo in lacrime dalle compagne e gli abbracci fra avversarie ed ex compagne di squadre.

SEGUI IL MEGLIO DELLA PALLAVOLO MONDIALE SU VBTV