Prende il nome de Il Magnifico, non è Lorenzo de’ Medici, ma Solimano I, il più grande sultano che l’Impero Ottomano abbia visto. Siamo nella prima metà del 1500, e tra conquiste territoriali, riforme giuridiche e amministrative e promozione dell’arte e della cultura ottomana, l’Impero vede il suo massimo splendore.
Nella Turchia che affaccia all’Europa, sulle coste del Mar Egeo, la città di Smirne divenne un porto strategico per le rotte commerciali mediterranee, attirando mercanti europei e comunità multietniche, uno dei centri urbani più importanti dell’Impero.
A distanza di secoli, nei primi giorni di primavera del 2002, a qualche chilometro da questa grande città portuale, nasce Efe Ramazan Mandıracı. In patria è già il futuro della nazionale maschile, lo chiamano Efelerin Efesi - il Signore degli Eroi - un soprannome che gioca con il significato del nome di battesimo. Efe nella cultura turca indica un leader coraggioso, carismatico, che lotta contro gli oppressori con il suo grande senso di giustizia e lealtà.
Efe è dei nuovi talenti del volley turco che vuole portare la Turchia al successo e lo splendore, magari come durante l’Impero di Solimano il Magnifico.
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